Cole Blog

środa, 10 października 2007

Se vogliamo capire la società attuale non possiamo ignorare il nuovo «monoteismo» che ci governa: il business e i suoi condizionamenti. Uno psicoanalista potrebbe pretendere di analizzare i contadini, gli artigiani, le dame e i nobili del mondo medievale ignorando la teologia cristiana, come se fosse un atto irrilevante? La risposta, naturalmente, è no. Ogni psicologia che voglia tentare di capire i membri della società attuale non potrà ignorare il nuovo «monoteismo» che ci governa: il Business. O, per meglio dire, l'«economia capitalista» .Un «monoteismo» che, in quanto tale, ci impone «una fede fondamentalista» nei propri principi. E che esercita il Potere, quello al quale ci si riferisce comunemente, ma anche il Potere più influente, cioè quello dentro di noi, che ci conforma a vivere e ad avere la percezione di noi stessi secondo idee come «beni, scambio, costo, mercato, domanda, profitto, proprietà». Pensiamo di stare male per una nostra insufficienza affettiva e per questa ci curiamo, ma curarci significa chiederci su quale scala di valori stiamo misurandoci. Ci piacerebbe credere che sia l'amore a conformare il nostro destino. In realtà, nella vita concreta, sono le idee del business le sole da cui non ci distogliamo mai.
James Hillman

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